Premessa
Definire il “cinema dell'orrore”
può sembrare una cosa semplice o banale ma, in realtà, risulta essere
estremamente complicato date le molteplici sfaccettature che lo compongono e la
moltitudine di influenze e contaminazioni che ha subito nel corso della sua
storia. Quello che cercherò di fare, da cultore e appassionato del genere, è
presentarvi i capitoli più significativi di questa storia, ricordandovi che
“...il cinema dell'orrore è e sarà sempre il territorio privilegiato del caos,
del disordine, della ribellione, della mancanza di fiducia o di speranza. Anche
dove la narrazione tende a ricomporre la
tranquillità turbata, rimarrà pur sempre un monito a non essere sicuri della
propria sorte”.
Phenomena
Italia – 1984 – colore - 104'
Regia: Dario Argento
Interpreti principali: Jennifer
Connely, Daria Nicolodi, Dalila Di Lazzaro, Donald Pleasence, Patrick Bauchau.
Trama: Una turista danese,
durante una sosta, perde l'autobus su cui viaggia. In cerca di aiuto, vaga nel
bosco di una non ben precisata località della Svizzera e giunge in una
abitazione desolata. Ma la povera ragazza viene improvvisamente assalita e
brutalmente uccisa da un misterioso killer apparentemente legato a delle
catene. E' solo l'inizio di una lunga serie di omicidi, tutti ai danni di
giovani ragazze. La svolta arriva dopo qualche mese, quando una ragazza
americana di nome Jennifer (Connely), figlia di un attore, si iscrive in un
collegio svizzero femminile. Il collegio diventa teatro di misteriosi omicidi e
la ragazza, che soffre di sonnambulismo, scopre di avere una dote fuori dal
comune: riesce ad attirare a se svariate specie di insetti e a comunicare con
loro tramite una sorta di trans telepatico. Sono proprio gli insetti che la
guideranno verso i macabri indizi legati agli omicidi del serial killer. Grazie
a questa sua dote e all'amicizia con un noto entomologo (interpretato
magistralmente da D. Pleasence), che la aiuta a capire il nesso fra alcuni
degli insetti in cui si imbatte (come la mosca “sarcofaga”) e le morti delle
ragazze, Jennifer giunge alla scoperta del mostruoso (in tutti i sensi) mistero
che si cela dietro agli efferati omicidi.
Analisi: Non potevo che
iniziare la mia rassegna con quello che, a mio modo di vedere, è uno dei film
migliori in assoluto, sia sotto il profilo creativo che realizzativo, del
grande regista italiano Dario Argento. Il principale punto di forza di questa
pellicola è la costruzione del racconto, a tratti quasi fiabesco, che pone al
centro dell'interesse le immagini e la suspense. Mostruosità e delicatezza si
inseguono e si incrociano per tutto il film, che affronta e abbina in un unica
trama diversi temi fra i quali quello del paranormale, quello della scienza
forense e quello dei cosiddetti “freaks of nature”. Argento non si lascia sfuggire
l'occasione per affrontare quest'ultimo tema (che rappresenta il fulcro della
storia) a suo modo, cioè estremizzandolo in chiave horror.
Il tutto è sorretto da una
colonna sonora grandiosa, composta dalle musiche scritte dal “fedelissimo”
Claudio Simonetti (e interpretate dai Goblin) e da canzoni rock e metal
(concedetemi di citare “Flesh of the Blade” degli Iron Maiden e “Locomotive”
dei Motorhead).
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