domenica 14 aprile 2013

LA NOTTE DEI DIAVOLI - Regia di G. Ferroni


 
La Notte dei Diavoli

Italia e Spagna – 1972 – colore - 90'
Regia: Giorgio Ferroni
Interpreti principali: Gianni Garko, Agostina Belli, Roberto Maldera, Bill Vanders Cinzia De Carolis.
Trama: Nicola, diretto verso l'Italia, sta attraversando con la sua auto una zona sinistra e desolata della ex Jugoslavia, siamo nel 1972. Improvvisamente una donna vestita di scuro attraversa la strada e l'uomo per evitarla sbanda rovinosamente danneggiando l’auto. La donna sembra sparita nel nulla e a Nicola non rimane che mettersi alla ricerca di aiuto. Si addentra nel bosco e arriva ad una abitazione in cui vive un famiglia di contadini che accetta, con molta titubanza, di aiutarlo. Quella dei Ciuvelak, composta da Gorka (il capofamiglia), da sua moglie, da Jovan, dalla bellissima Sdenka (Agostina Belli) e dalle piccole Irina e Mira, si rivela però una famiglia molto strana...cosa cerca di nascondere? Una sera Gorka, rientrato tardivamente a casa, viene ucciso dal figlio Jovan. Il corpo dell'uomo, in seguito all'uccisione, si decompone all'istante sotto gli occhi di Nicola che assiste impotente e incredulo alla scena. A quel punto, una volta riparata l'automobile, Nicola decide di abbandonare subito l'abitazione e di recarsi nel paese più vicino per denunciare l'accaduto alla polizia. In paese però incontra un ex poliziotto, conoscente della famiglia, che gli racconta di come i Ciuvelak non siano assassini bensì vittime di un essere malvagio chiamato Vurdalak: una sorta di strega-vampiro in grado di trasformare le persone amate in morti viventi. Lo esorta, dunque, a tornare indietro e provare a salvare dalla maledizione almeno Sdenka (che si era innamorata perdutamente di lui). Tornato indietro però Nicola si accorge che la situazione durante la sua assenza è precipitata: tutti i membri della famiglia Ciuvelak sono diventati dei Vurdalak. Solo Sdenka pare essere sopravvissuta a quel destino atroce ma l'uomo, terrorizzato, non crede che la ragazza, dall'aspetto tetro e cadaverico, sia ancora umana e, dopo uno scontro cruento con alcuni di quei mostri, fugge in preda al panico. Verrà ritrovato dopo qualche giorno in stato di shock e portato in un ospedale psichiatrico dove, nonostante le cure mediche cui viene sottoposto, non sembra dare segni di reazione e guarigione... Un sera però Sdenka, sfuggita ai Vurdalak e in cerca del suo amato, giunge nell'ospedale. Nicola, che la crede ancora un Vurdalak, reagisce alla sua vista con terrore e la uccide trafiggendola al cuore. Solo dopo la morte della ragazza egli si rende conto dello sbaglio compiuto e capirà, nella più totale disperazione, di aver ucciso una innocente ma, soprattutto, colei che amava...
Analisi: Questo film è tratto dal racconto di Tolstoj “La Famiglia Vurdalak”ed è il primo e unico film horror del regista Giorgio Ferroni. Non ho letto il racconto originale, ma posso dirvi che una delle cose più apprezzabili della pellicola è rappresentata dall'ambientazione: una vecchia casa isolata in un bosco tetro....la paura trasmessa è una paura quasi primordiale, atavica, fortemente legata al ciclo del giorno e della notte. Ferroni inoltre è bravo a giocare con le atmosfere e le luci all'interno dell'abitazione, creando mistero e inquietudine. Un altro aspetto interessante del film sono gli effetti speciali, curati da un maestro del genere: Carlo Rambaldi (quello di E.T., tanto per capirci). Certo, abituati agli effetti speciali e alla grafica computerizza dei giorni nostri, balza subito all'occhio il loro aspetto del tutto artigianale (...siamo all'inizio degli anni '70) però non si può che apprezzarne la qualità e varietà. Per quel che riguarda gli attori nulla di clamoroso da segnalare, tuttavia una menzione la merita l'interprete di Sdenka, una Agostina Belli nel pieno del suo splendore ;-) Azzeccate appaiono la scelta del flashback per raccontare la vicenda (il film, infatti, inizia col ritrovamento di Nicola e col suo ricovero in ospedale) e la colonna sonora, quasi psichedelica. Il finale è ben riuscito: romantico e triste allo stesso tempo. Consiglio la visione di questo film, passato troppo in fretta nel dimenticatoio; forse un po' ingenuo per alcuni aspetti ma particolare per le atmosfere e tecnicamente molto valido, come molte altre pellicole di quell'epoca! Nel 2012 è stata prodotta e diffusa (prima in Spagna poi in Italia) anche la versione in DVD Blue Ray...per veri appassionati !!!



La locandina della versione italiana del film

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