domenica 24 marzo 2013

La resistibile ascesa di Arturo Ui di B. Brecht - regia di C. Longhi - Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro di Roma

"Il lavoro rende cavoli"

Spettacolo fenomenale per un testo eccezionale. Brecht, con lucidissimo sarcasmo e salace ironia, traspone l'ascesa di Hitler nella Berlino degli anni '20-'30 in una fantastica corrotta Chicago coeva che strizza l'occhio ai loschi affari dello sgangherato trust di cavolfiori eretto dal gangster Ui, alter ego del dittatore nazista. In una rutilante sequenza di numeri a cavallo tra circo e cabaret vengono puntualmente e ferocemente messi alla berlina eventi e personaggi che causarono il più grande dei disastri del Novecento e forse di tutti i tempi.
Una scenografia essenziale ma funzionale ed efficacissima in cui si muovono un impeccabile U. Orsini - Ui, vero maestro del teatro italiano ed un talentuoso cast di attori giovani, bravissimi nella recitazione, nel canto e nella mimica. Cast che tocca brillanti climax negli eccellenti L. Micheletti - Givola/Goebbels e L. Guanciale - Roma /Rohm.
Spettacolo assolutamente da non perdere!

sabato 23 marzo 2013

Gabriele D'Annunzio, tra amori e battaglie - da "L'amante guerriero" di G.B.Guerri - regia di F. Sala

Lo spettacolo, allestito per la ricorrenza dei 150 anni dalla nascita di D'Annunzio nel 2014, è estremamente pregevole e raffinato e rievoca perfettamente le atmosfere delicate e avventurose, leggiadre ed eroiche che convivevano armoniosamente nella sublime figura del Vate. Molto convincente l'interpretazione di E. S. Labini nei panni del Poeta, d'impatto e di forte presenza scenica (incredibile la somiglianza fisica all'originale), affiancato da una brava V. Pornaro nel ruolo di Eleonora Duse. Dignitose, seppur marginali, le altre presenze femminili. Di grande fascino e sfarzo la scenografia con cascate di damaschi e mobili antichi, ottimi i costumi, che richiamano quelli originali, provenienti dal Vittoriale, presenti nell'interessante mostra allestita nel foyer del teatro a cura di G. B. Guerri, presidente del Vittoriale, nonché autore del libro dal quale è tratto lo spettacolo. Molto originale anche la resa acustica, la cui modalità non voglio anticipare per non guastare la sorpresa a quanti vorranno assistere alla pièce, di cui consiglio vivamente la visione.

martedì 19 marzo 2013

Un tram che si chiama desiderio di T. Williams- Emilia Romagna Teatro, Teatro Stabile di Catania

Spettacolo molto interessante ed a tratti raccapricciante, con scene forti ed una recitazione vissuta , con una regia assai pertinente allo spirito del testo. I fari prepotentemente presenti in scena, la scenografia asettica, quasi scheletrica, la musica a tratti fastidiosa, l'interpretazione per molti versi nevrotica rendono benissimo il disagio, il disturbo mentale dei protagonisti e questa sensazione passa con estrema efficacia e impressione. Davvero notevole V. Marinoni nel tenere l'impegnativo ruolo di Blanche per oltre 2 ore e 30 di spettacolo, ben sostenuta da una credibile E. Valgoi e da irruenti personaggi maschili.
Giudizio molto positivo, la visione è vivamente consigliata.
 
 

domenica 17 marzo 2013

Anna Karenina

Premesso che non ho letto il celeberrimo romanzo di Tolstoj, ma ne ho visto una pregevole trasposizione teatrale di E. Nekrosius  qualche anno fa, trovo questa versione cinematografica piuttosto deludente. Innanzitutto, sotto il profilo scenografico, ritengo un'inutile sovrastruttura che appesantisce e basta il cambio-scena e l'ambientazione "more teatrale" (a maggior ragione che oggi in teatro si punta all'essenzialità). Altra soluzione poco logica è la scelta di invecchiare e abbrutire J. Law per fargli interpretare l'austero dignitario zarista Karenin, marito di Anna, quando poteva vestire molto più appropriatamente i panni del conte Vronskij, che è stato invece assegnato ad un giovincello di scarso spessore. La stessa K. Knightley, pur essendo indubbiamente un'avvenente ragazza, è piuttosto scialba e monotona nella caratterizzazione di Anna. Nel complesso quindi il mio giudizio non è positivo e sconsiglio la visione, suggerendo di rintracciare qualche miglior versione più datata.
 

martedì 12 marzo 2013

I Borgia

Siamo soltanto alla seconda puntata, ma considerato il pregio della fiction, mi pare già opportuno dedicarci due parole. Lo sceneggiato è curatissimo: personaggi, ambienti, musiche, per non parlare dei costumi...un'autentica meraviglia! J. Irons non abbisogna di complimenti, è la classe e l'eleganza in un attore, ma non meno appropriata è la scelta di alcune figure, quali Lucrezia, Giuliano Della Rovere, Savonarola, Michelotto, scagnozzo di Cesare. Forse un pochino imberbe quest'ultimo. Ma ciò che più sbalordisce è la perfetta resa del clima diabolico che regna nella famiglia, macchiata di corruzione, assassini, maligni giochi di potere, il tutto velato dallo splendore degli ori, del velluto, la seta, i broccati...
 
 
Consiglio con piena convinzione di seguitare nella visione.

sabato 9 marzo 2013

Il grande e potente Oz

Prequel della celebre fiaba de Il mago di Oz, il film è davvero spettacolare negli scenari coloratissimi e onirici e nella resa 3D. Ricorda sotto molti profili Alice in Wonderland di T. Burton, in particolare nella colonna sonora del medesimo arrangiatore D. Elfmann. Dignitoso J. Franco nel ruolo di Oz, sebbene avessi preferito un J. Depp, affascinanti R. Weisz e M. Kunis nelle parti delle cattive. Simpaticissimi i personaggi animati, in particolare la scimmietta volante Finley. Consiglio la visione.


venerdì 8 marzo 2013

Lo Hobbit

Chi mi conosce si sarà chiesto come sia possibile che un appassionato di film di P. Jackson sul mondo tolkieniano, come me, non si sia ancora espresso in proposito...ergo eccomi ad adempiere. Parliamo de Lo Hobbit.
Film assolutamente spettacolare che conferma le formidabili maestranze a livello di scenari, effetti speciali, trucchi e costumi, colonna sonora della trilogia de Il Signore degli Anelli. Un ritorno più che gradito dopo circa dieci anni, che ci terrà compagnia per altri due.
Una garanzia l'impeccabile I. McKellen in Gandalf (sebbene preferissi il precedente doppiaggio di G. Musy, purtroppo mancato, all'attuale G. Proietti). Dignitoso M. Freeman nel ruolo del protagonista Bilbo Baggins, autorevole e d'impatto R. Armitage nel principe nano Thorin Scudodiquercia, accattivanti e ricercati, anche dal punto di vista del trucco, tutti i nani. Sempre assai eleganti e leggiadre le figure di Elrond, Galadriel e Saruman, gli ultimi due in realtà non presenti nel libro. Scenari solenni  e grandiosi, in particolare Gramburrone, Erebor sotto la Montagna Solitaria e la prospiciente città umana di Dale. Maestosa la colonna sonora del maestro H. Shore.

L'Educazione Siberiana

"...Una picca piantata sulla porta di una casa vuol dire che lì avverrà un incontro di destini..."

Film davvero suggestivo e vissuto, molto curato e ben girato. La resa del contesto russo della seconda metà del '900 è ottima negli ambienti, nelle musiche, nelle scene di vita. Sorprendente la corrispondenza tra i componenti del clan siberiano prima bambini poi adulti. Interpretazione impeccabile del sempre ottimo John Malcovich. Finale commovente, quasi lirico.

mercoledì 6 marzo 2013

Le allegre comari di Windsor di W. Shakespeare - Quelli di Grock

Pièce molto interessante, assai curata sotto molteplici profili: regia, recitazione, musiche, scene e costumi. Eccezionale interpretazione del protagonista Falstaff, ben supportato da un cast di tutto rispetto. Accattivanti le canzoni che intervallano qua e là la messinscena. Essenziale, ma estremamente appropriata la scenografia a tratti dark che rende molto bene il clima claustrofobico creato dal pettegolezzo maligno e dalla maldicenza moralista, nei quali irrompe Falstaff con la sua carica dissacrante e travolgente. Prendo a prestito un passo delle note di regia, a mio avviso assai eloquente: "Lo spettacolo è un brillante, sarcastico, a tratti amaro ritratto di una borghesia ammuffita e superficiale che si accnisce contro chi, come falstaff, non si adatta alle abitudini e al perbenismo della cittadina. Le musiche corali e le divertenti canzoni, i costumi grotteschi, l'affascinante ambientazione caratterizzata da rimandi cinematografici e atmosfere dark, amplificano la critica ad un mondo spettrale e claustrofobico, che tuttavia si risolve, come nell'originale di Shakespeare, nella gran burla del finale".

domenica 3 marzo 2013

Lincoln


Film di spessore, significativa prova registica per S. Spielberg, davvero molto curato con un interessante e dettagliato approfondimento sul tema fondante della Guerra di Secessione: la disputa tra Stati del Nord e del Sud sull'abolizione della schiavitù, abolizione promossa dal Presidente, che gli costò la vita. Magistrale l'interpretazione di D. D. Lincoln,  in un sofferto e carismatico Abraham, ben doppiato dal nostro P. F. Favino. Notevole l'intervento di T. L. Jones nel ruolo di uno degli esponenti di spicco dell'ala nordista. Estremamente realistici gli ambienti ed i paesaggi.












Parlando di D.D.Lewis, mi sembra giusto ricordare una sua memorabile prova attoriale:

La Locandiera di C. Goldoni

Lettura piacevole e originale del capolavoro goldoniano. Molto simpatici il Marchese ed il Conte, un po' più spento il Cavaliere. La Brilli molto ben calata nel ruolo di Mirandolina, seppur con qualche caduta di tono. Non mi è piaciuta l'idea di unificare le due comiche in un unico attore travestito.
Costumi molto colorati, settecenteschi con richiami alla modernità. Scenografia elegante, sobria e funzionale.
 
Visto che stasera ci sono i Borgia, con il mitico Jeremy Irons, mi sembra opportuno ricordare il suo successo "The Mission", Palma d'Oro al 39° festival di Cannes.

http://www.youtube.com/watch?v=L41oGXgVmZg

sabato 2 marzo 2013

La Migliore Offerta

Un film colto e raffinato sulla passione per l'arte, il collezionismo, l'antiquariato, le aste. L'andamento complessivo è rarefatto e misterioso, in pieno stile Tornatore, con una buona dose di suspance, accentuata dall'impeccabile colonna sonora del maestro Moricone. Numerose sono le citazioni letterarie, più o meno esplicite. Notevole l'interpretazione di G. Rush, che può passare abilmente da Barbossa al cancelliere di Elisabetta I, dal logopedista di Giorgio VI all'elegante esperto d'arte.
Un pregevole cammeo anche la partecipazione di D. Sutherland.