Premessa
Definire il “cinema dell'orrore”
può sembrare una cosa semplice o banale ma, in realtà, risulta essere
estremamente complicato date le molteplici sfaccettature che lo compongono e la
moltitudine di influenze e contaminazioni che ha subito nel corso della sua
storia. Quello che cercherò di fare, da cultore e appassionato del genere, è
presentarvi i capitoli più significativi di questa storia, ricordandovi che
“...il cinema dell'orrore è e sarà sempre il territorio privilegiato del caos,
del disordine, della ribellione, della mancanza di fiducia o di speranza. Anche
dove la narrazione tende a ricomporre la
tranquillità turbata, rimarrà pur sempre un monito a non essere sicuri della
propria sorte”.
Phenomena
Italia – 1984 – colore - 104'
Regia: Dario Argento
Interpreti principali: Jennifer
Connely, Daria Nicolodi, Dalila Di Lazzaro, Donald Pleasence, Patrick Bauchau.

Analisi: Non potevo che
iniziare la mia rassegna con quello che, a mio modo di vedere, è uno dei film
migliori in assoluto, sia sotto il profilo creativo che realizzativo, del
grande regista italiano Dario Argento. Il principale punto di forza di questa
pellicola è la costruzione del racconto, a tratti quasi fiabesco, che pone al
centro dell'interesse le immagini e la suspense. Mostruosità e delicatezza si
inseguono e si incrociano per tutto il film, che affronta e abbina in un unica
trama diversi temi fra i quali quello del paranormale, quello della scienza
forense e quello dei cosiddetti “freaks of nature”. Argento non si lascia sfuggire
l'occasione per affrontare quest'ultimo tema (che rappresenta il fulcro della
storia) a suo modo, cioè estremizzandolo in chiave horror.
Il tutto è sorretto da una
colonna sonora grandiosa, composta dalle musiche scritte dal “fedelissimo”
Claudio Simonetti (e interpretate dai Goblin) e da canzoni rock e metal
(concedetemi di citare “Flesh of the Blade” degli Iron Maiden e “Locomotive”
dei Motorhead).
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